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METODO

Il modello di riferimento del lavoro di Comunità è di tipo psicoterapeutico-psicoanalitico. In esso ciò che fonda la cura e il trattamento o il rapporto terapeutico è la relazione umana; essa è finalizzata al riconoscimento, al coinvolgimento e alla partecipazione affettiva più e prima che relazionale, cioè alla comprensione psicologica del soggetto.

L'ipotesi del lavoro sta nell'affiancare al fragile e debole Io del tossicodipendente, attraverso un rapporto empatico, affettivo, ma anche capace di permettere l'azione intrepretativa, un Io terapeutico rassicurante e strutturante.

La Comunità offre uno spazio per la pedagogia e uno spazio per la terapia. Il ragazzo che sta male ha bisogno di cose concrete. La Comunità è un fatto, un'attività, è qualche cosa di concreto. E' alzarsi il mattino, l'orario, il lavoro, i pasti in comune, le riunioni, la psicoterapia, gli incontri di cultura generale, il gioco, gli animali, la terra. Il discorso simbolico della madre terra che scandisce i tempi, i modi, i rapporti, la dimensione cosmica (le stagioni, il tempo, lo spazio), le cose che nascono, crescono, muoiono, marciscono e che scandiscono la vita, è molto importante.

Il lavoro è inteso come rapporto alla realtà in una produzione esclusivamente finalizzata all'autoconsumo, dando anche un senso di dignità compartecipativa alla gratuità della propria permanenza in Comunità.

Diventare una parte della natura, della terra, della Comunità, della realtà, limita, ma struttura e la coscienza del limite è l'inizio del cambiamento. Si giustificano le regole finalizzate, il vivere insieme, il fare terapia, in un equilibrio, Comunità-Terapia, instabile e sempre da costruire, in un rapporto autentico, ma asimmetrico tra operatori e ragazzi pazienti, tale da permettere a chi è portatore di sofferenza, di angoscia, di riprendere, all'interno della relazione terapeutica, le dispersioni emozionali, ritrovare valori e fonti di energia bloccati, isteriliti e frammentati, riallacciare i fili che consentiranno di percorrere il proprio attuale labirinto, riconoscere e vivere la struttura della personalità propria non più espropriata o sacrificata alla dipendenza. Il tutto ovviamente attuato con un programma ed intervento personalizzato, ben consci delle diverse e specifiche problematiche di cui ogni soggetto è portatore, al di là del comune sintomo tossicomanico. E’ la terapia di Comunità , la “terapia dell’ovvio attraverso il linguaggio del quotidiano”.

La Struttura

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Lo Staff

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